venerdì, Settembre 22, 2023
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Claudio Bisio si racconta allo Strehler di Milano

Claudio Bisio si racconta allo Strehler di Milano. Qui, fino all’8 gennaio, l’attore, attraverso il repertorio letterario di Francesco Piccolo, intraprendendo un viaggio agrodolce di 80 minuti tra vita pubblica e privata, reale e romanzata, intitolato “La mia vita raccontata male“.

Un ritratto di Claudio Bisio, protagonista fino all’8 gennaio al Teatro Strehler di Milano de “La mia vita raccontata male” (Foto di Elisa Fiori)

LO SPETTACOLO

Con la regia di Giorgio Gallione, le scene e i costumi di Guido Fiorato e le luci di Aldo Mantovani, lo spettacolo parte dai primi momenti di trascurabile felicità, arrivando poi a scelte spesso tragicomiche.

Sul palco Claudio Bisio si racconta allo Strehler di Milano, parlando di una vita come quella di ciascuno di noi, sospesa tra sbagli e intuizioni. E’ un po’ romanzo di formazione, un po’ biografia divertita e pensosa, un po’ catalogo degli inciampi e dell’allegria del vivere.

LA PAROLA A CLAUDIO BISIO…

“Così “La mia vita raccontata male” ricorda a tutti che, se è vero che ci mettiamo una vita intera a diventare noi stessi, quando guardiamo all’indietro, la strada è costellata da una scia di scelte, intuizioni, attimi, folgorazioni e sbagli, spesso tragicomici o paradossali.

Attingendo dal patrimonio letterario di Francesco Piccolo, lo spettacolo, prodotto dal Teatro Nazionale di Genova, si dipana in una sequenza di racconti e situazioni che, inesorabilmente, costruiscono una vita che si specchia in quella di tutti.

Un momento di scena de “La mia vita raccontata male” in programma fino all’8 gennaio al Teatro Strehler di Milano (Foto di Marina Alessi)

LA TRAMA

Si va dalla prima fidanzata alle Gemelle Kessler, dai mondiali di calcio all’impegno politico, dall’educazione sentimentale alla famiglia o alla paternità, dall’Italia spensierata di ieri a quella sbalestrata di oggi, fino alle scelte professionali e artistiche, quelle che inciampano in Bertolt Brecht o si intrecciano con Mara Venier.

Lo spettacolo, montato in un continuo, perfido e divertentissimo ping-pong tra vita pubblica e privata, reale e romanzata, racconta “male”, in musica e parole, tutto ciò che per scelta o per caso concorre a fare di noi quello che siamo”.

Claudio Bisio mattatore ne “La mia vita raccontata male”, un monolgo con musica di 80 minuti di scena fino all’8 gennaio allo Strehler di Milano (Foto di Marina Alessi)

Perché la vita, sembra dire a tutti questo viaggio agrodolce nelle esperienze del protagonista, forse non è esattamente quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda. E che spesso non la si vive come vorremmo noi, ma come vuole lei.

In questa tessitura sorprendente si muove Claudio Bisio, accompagnato da due musicisti d’eccezione, Marco Bianchi e Pietro Guarracino su musiche di Paolo Silvestri, per costruire una partitura emozionante, profonda, ma anche giocosamente superficiale, personale, ideale, civile ed etica.

 

Antonio Garbisa
Antonio Garbisa
Giornalista professionista, critico musicale, teatrale e cinematografico, sono nato a Venezia dove mi sono diplomato al Liceo Classico Foscarini e laureato in Lettere con 110/110 e lode all'Università Ca' Foscari. Trasferitomi a Milano, mi sono diplomato in Comunicazioni Sociali all'Università Cattolica del Sacro Cuore. Ho collaborato con diverse testate: "Anna", "Classic Voice", "Libero", "TGR Lombardia", "TGCom", "Metro"
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