La Ruina debutta a Milano in prima nazionale. L’attore infatti porta in scena, dal 6 all’11 dicembre, al Teatro Menotti il suo nuovo spettacolo, “Via del Popolo“. Una riflessione sul tempo, quello che corre, ma che non dobbiamo rincorrere, piuttosto trascorrere.

IL NUOVO MONOLOGO “VIA DEL POPOLO” DI E CON SAVERIO LA RUINA AL TEATRO MENOTTI DI MILANO
Un monologo da lui stesso scritto che, della durata di 75 minuti, racconta di un tratto di strada di una cittadina del Sud, Via del Popolo per l’appunto. Un tempo brulicava di attività: due bar, tre negozi di generi alimentari, un fabbro, un falegname, un ristorante e un cinema.
E ora? Due uomini percorrono via del Popolo, un uomo del presente e un uomo del passato. Il primo impiega 2 minuti per percorrere 200 metri, il secondo 30 minuti. È la piccola città italiana a essere cambiata.
D’altronde, è la società ad essersi globalizzata. Ai negozi sono subentrati infatti i centri commerciali e la fine della vendita al dettaglio ha portato via posti di lavoro, distruggendo un modello sociale ancora basato sulle relazioni personali.

“A cu appartènisi“, chiedevano i vecchi paesani, ovvero “a chi appartieni?“. E dalla tua risposta ricavavano le informazioni essenziali sulla tua identità. “Via del Popolo“, che La Ruina debutta a Milano in prima nazionale, è proprio questo: il racconto di un’appartenenza a un luogo, a una famiglia e a una comunità.
Ma quei duecento metri rappresentano anche un percorso di formazione in cui sono gettate le basi della vita futura dal quale emergono un’umanità struggente, il rapporto coi padri, l’iniziazione alla vita, alla politica e all’amore.