La star del violoncello Kian Soltani pronta a stregare Torino. Con il suo prezioso violoncello di Antonio Stradivari, il “London ex Boccherini” del 1649, il giovane violoncellista austriaco di origini persiane Kian Soltani si esibisce all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino.

QUANDO E DOVE ASCOLTARE KIAN SOLTANI
Accade il 17 novembre, alle 20.30, e in replica il 18 novembre, alle 20, quale ospite dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. La serata è trasmessa in diretta su Rai Radio3 e in live streaming sul portale di Rai Cultura.
PREMI E CARRIERA
Vincitore del Leonard Bernstein Award e del Credit Suisse Young Artist Award nel 2017, a soli trent’anni Kian Soltani è ospite regolare di formazioni come i Wiener Philharmoniker, la Boston Symphony Orchestra, la London Philharmonic e di festival come quelli di Salisburgo e Lucerna.

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Questo concerto segna il suo ritorno con l’Orchestra Rai dopo il suo debutto in tournée allo “Dvořák Festival” di Praga del settembre 2019 e dopo il concerto a Torino del novembre 2020 con il “Concerto per violoncello” di Robert Schumann. Così la star del violoncello Kian Soltani è pronta ora a stregare di nuovo Torino.
PROGRAMMA DEL CONCERTO
Questa volta il celebre violoncellista sceglie il “Concerto n. 2 per violoncello e orchestra op. 77” di Dmitrij Kabalevskij. Composto nel 1964, fu eseguito per la prima volta quello stesso anno dal violoncellista Daniil Shafran.

Al contrario del “Primo concerto per violoncello” e di molte altre opere di Kabalevskij, si discosta un po’ dalla tradizione strettamente sovietica a cui il compositore era particolarmente legato.
Certo la sua fedeltà al Partito Comunista resta. D’altronde, il suo linguaggio post-romantico poco incline alle sperimentazioni gli garantì il posto di massimo esponente musicale del realismo socialista.
Ma un’opera come il “Secondo concerto per violoncello”, nato nell’era poststalinista, non è affatto privo di aspetti interessanti, sempre espressi con semplicità ed equilibrio formale.
Nella seconda parte del concerto si esegue invece la “Symphonia domestica op. 53” di Richard Strauss. Composta tra la primavera del 1902 e il 31 dicembre del 1903, segue il gruppo dei poemi sinfonici che vedono la luce nel decennio 1878-1898, e precede i grandi successi del teatro musicale, inaugurati nel 1905 da “Salome”.

In quel periodo la vita familiare del compositore si era fatta più serena e rappresentava per lui una sorta di rifugio dagli impegni mondani che il raggiunto successo professionale comporta.
La dimensione domestica era incentrata sulla figura del figlio Franz, soprannominato Bubi, che aveva sei anni, e su quella della moglie Pauline. Il ritratto musicale di questa serenità casalinga è proprio la “Symphonia domestica”.
Essa esprime però anche aspetti ironici e autoironici di Strauss attraverso un consapevole gusto per l’esagerazione incarnato da un’orchestra di dimensioni mastodontiche.
ROBERT TREVINO SUL PODIO DELL’OSN RAI
Sul podio sale il Direttore ospite principale dell’OSN Rai Robert Trevino. Trentotto anni, di origini messicane ma cresciuto a Fort Worth, è Direttore musicale dell’Orchestra Nazionale Basca e Consulente artistico dell’Orchestra Sinfonica di Malmö.

Si è imposto all’attenzione internazionale con il trionfo al Teatro Bol’šoj di Mosca nel 2013, sostituendo Vassily Sinaisky sul podio del “Don Carlo” di Giuseppe Verdi. Da allora è invitato regolarmente dalle orchestre prestigiose in America.
Si va dalla Cincinnati Symphony alla Philadelphia Orchestra e all’estero dai Münchner Philharmoniker alla London Symphony Orchestra. Cresciuto sotto l’egida di Michael Tilson Thomas e Seiji Ozawa, ha sviluppato una particolare sensibilità per il repertorio mitteleuropeo.