“Cazzimma&Arraggia” al Torino Fringe Festival nel mito di Maradona. Lo spettacolo va in scena infatti, da martedì 17 a domenica 22 maggio, ogni sera alle 21.30, allo Spazio Kairòs di Torino. A scrivere lo spettacolo sono i partenopei Fulvio Sacco, anche in scena, e Napoleone Zavatto.

LA TRAMA
Barcellona 1984, da 59 giorni Totonno, ex capitano del Napoli, e il socio Dino, impersonati sulla scena da Fulvio Sacco ed Errico Liguori, sono chiusi in una stanza d’albergo impegnati nella snervante trattativa, aspettando la telefonata del Presidente Ferlaino da Napoli, che confermi che ci sono i soldi per concludere l’acquisto.
Sul palcoscenico va così l’avventura di due dirigenti calcistici un po’ sgangherati (o, come si dice a Napoli, “sciarmati”) che provano a scrivere la storia del calcio e di una città, acquistando il più grande calciatore di tutti i tempi, Diego Armando Maradona.
Nello stesso giorno in cui il Calcio Napoli vinse la Coppa UEFA nel 1989, per la prima volta sulla scena torinese sbarca la genesi di un sogno realizzato con furbizia, scaltrezza, “cazzimma”, e con ostinazione, impeto, “arraggia”.

“Cazzimma&Arraggia”, con coaching del drammaturgo Armando Pirozzi, due volte premio UBU per il miglior testo, si ispira all’intervista degli autori a Corrado Ferlaino, ex presidente del club partenopeo, al quale si è chiesto dell’affare sportivo che ha regalato gioia e orgoglio ai tifosi azzurri in una città in cui il gioco del calcio assume il valore di appartenenza identitaria e di memoria collettiva.
LA PAROLA A FULVIO SACCO E A NAPOLEONE ZAVATTO
“Siamo nati dopo l’arrivo di Maradona, troppo piccoli per vedere Carmelo Bene, troppo non-nati per piangere Enrico Berlinguer, troppo piccoli per ricordarci la festa dello Scudetto, troppo assenti dalla vita per vedere in scena Eduardo o bere un drink con Lucio Amelio”, così raccontano Fulvio Sacco e Napoleone Zavatto.

Va così in scena l’atteso “Cazzimma&Arraggia” al Torino Fringe Festival nel mito di Maradona. “Nella nostalgia di un passato”, continuano, “che non abbiamo mai vissuto, nel lutto per il corpo dei miti, nell’ironia della sorte, noi ci troviamo a nostro agio. Da tempo stavamo ragionando su una tematica precisa da portare in teatro: come si realizzano i sogni? E siamo partiti da qui, dal raccontare il più grande sogno di tutti i tempi, vincere sull’impossibile!”.
I due hanno scelto di riscrivere a modo loro la storia dell’arrivo di Maradona a Napoli, come pretesto per costruire un’epica commedia contemporanea, che, tra battute fulminanti e arredi vintage, racconta di due scalcagnati dirigenti di una città in costante attesa di riscatto che portano a segno la realizzazione di un sogno collettivo.