Massimiliano Gallo e Stefania Rocca ne “Il silenzio grande” a Torino. E’ infatti il Teatro Carignano ad ospitare, dal 22 febbraio al 6 marzo, questa commedia di Maurizio de Giovanni per la regia di Alessandro Gassmann, uscita, di recente, anche su grande schermo come film.
IL TRAILER DEL FILM
IL CAST
Oltre a Massimiliano Gallo e Stefania Rocca, ne sono interpreti al Teatro Carignano di Torino Pina Giarmanà, Paola Senatore e Jacopo Sorbini. Così, due figli d’arte, Alessandro Gassmann e Massimiliano Gallo, sono ora rispettivamente regista e interprete della prima commedia di Maurizio de Giovanni, già inventore di appassionanti vicende letterarie, rese celebri dalla televisione come “Il commissario Ricciardi” e “I bastardi di Pizzofalcone”.

LA TRAMA DELLA COMMEDIA
Nella Napoli del 1969, in una villa sopra Posillipo, vivono un famoso scrittore, la sua famiglia, la servitù. Un quadro domestico rassicurante solo in apparenza: di fronte alla decisione di vendere la casa, ogni personaggio trova il coraggio di confrontarsi con il padre, dando così vita a un commovente catalogo di rapporti familiari, tra presente, futuro, speranze e rimpianti.
LA PAROLA AD ALESSANDRO GASSMANN
“L’incontro con Maurizio de Giovanni è stato, nella mia carriera recente, portatore di novità importanti e di progetti che mi hanno appassionato. In “Qualcuno volò sul nido del cuculo” l’adattamento di Maurizio mi ha permesso di portare quella storia che trasuda umanità, in Italia nel 1982, conferendole una immediatezza ed una riconoscibilità ancora più efficaci per il nostro pubblico, regalando allo spettacolo un successo straordinario”.

“Ho poi approfondito la mia conoscenza delle umanità raccontate da de Giovanni, interpretando l’ispettore Lojacono nella fortunatissima serie televisiva “I bastardi di Pizzofalcone”. Quando in una pausa a pranzo con Maurizio parlammo de “Il silenzio grande” vidi l’idea nascere lì in pochi minuti”
CHE COS’E’ “IL SILENZIO GRANDE” SECONDO GASSMANN?
“Ebbi subito la sensazione che, nelle sue mani, un tema importante come quello dei rapporti familiari, del tempo che scorre, del luogo dove le nostre vite scorrono e mutano negli anni, ovvero la casa, avrebbe avuto una evoluzione emozionante e sorprendente”.
“Immagino uno spettacolo dove le verità che i protagonisti si dicono, a volte si urlano o si sussurrano, possano farvi riconoscere; dove, come sempre accade, anche nei momenti più drammatici, possano esplodere risate, divertimento, insomma la vita”.

“Questa è una delle funzioni che il teatro può avere, quella di raccontarci come siamo, potremmo essere o anche quello che avremmo potuto essere. Questa storia ha poi al suo interno grandissime sorprese, misteri che solo un grande scrittore di gialli come Maurizio de Giovanni avrebbe saputo maneggiare con questa abilità e che la rendono davvero un piccolo classico contemporaneo”.
IL RAPPORTO DI ALESSANDRO GASSMANN CON MASSIMILIANO GALLO
“Per rendere al meglio, il teatro necessita di attori che aderiscano in modo moderno ai personaggi e penso che Massimiliano Gallo, con il quale ho condiviso set e avventure cinematografiche, sia oggi uno degli attori italiani più efficaci e completi”
“Sarà per me una grande gioia dirigerlo in un personaggio per lui ideale. Questo facciamo a teatro, o almeno ci sforziamo di fare: cerchiamo disperatamente la verità, e confidiamo nella vostra voglia di crederci”.