venerdì, Settembre 22, 2023
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E’ online la mostra “Caruso, Corelli, Di Stefano 1921 – 2021”

E’ online la mostra “Caruso, Corelli, Di Stefano 1921 – 2021”. Dove? Dal 2 agosto scorso e visitabile gratuitamente per un anno su teatroallascala.org. Una mostra virtuale sui tre grandi tenori italiani, Enrico Caruso, Franco Corelli e Giuseppe Di Stefano, di cui ricorrono i centenari. L’esposizione è promossa dal Ministero degli Affari Esteri e realizzata dal Teatro e dal Museo Teatrale alla Scala.

La mostra, curata dal critico musicale Mattia Palma, mira alla conoscenza approfondita di questi voci italiane che hanno reso grande il nome della lirica nel mondo.

Enrico Caruso ne "Les Huguenots" di Meyerbeer
Enrico Caruso nei panni di Raoul de Nangis de “Les Huguenots” di Giacomo Meyerbeer

LA CREAZIONE DELLA MOSTRA

Cent’anni fa, nel 1921, moriva infatti a Napoli Enrico Caruso, uno dei cantanti più celebri della storia a cui è dedicata anche un’altra mostra con i suoi costumi di scena. In quello stesso anno nascevano due dei tenori di riferimento del secolo scorso: Giuseppe Di Stefano e Franco Corelli. Al Teatro alla Scala di Milano sono stati protagonisti di alcuni spettacoli leggendari.

 

Franco Corelli con Maria Callas in "Poliuto" di Gaetano Donizetti
Franco Corelli assieme a Maria Callas sul palco del Teatro alla Scala di Milano interpreti dell’opera lirica “Poliuto” di Gaetano Donizetti (Foto di Erio Piccagliani ∏ Teatro alla Scala)

 

La Farnesina prosegue con questa esposizione online il suo impegno nella diffusione della cultura italiana nel mondo, insieme al Teatro alla Scala. Il Piermarini, con le sue 161 tournée per 896 aperture di sipario in quattro continenti dal 1878 al 2020, è da oltre due secoli tra i più efficaci ambasciatori dell’arte e dell’eccellenza del nostro Paese.

L’OPERA LIRICA ITALIANA

L’opera italiana, veicolo privilegiato della lingua italiana a livello internazionale, si è affermata anche attraverso le figure leggendarie dei grandi cantanti.

Franco Corelli in "Aida" di Verdi al Teatro alla Scala
Franco Corelli nei panni di Radames al Teatro alla Scala di Milano in “Aida” di Giuseppe Verdi – (Foto di Erio Piccagliani ∏ Teatro alla Scala)

La formula della mostra digitale riprende ed aggiorna lo spirito innovativo di Enrico Caruso. Un pioniere già alla fine dell’800 di registrazioni fonografiche che ne avrebbero sancito la leggenda mondiale.

Punto Rec Studio, Factory Multimediale per la cultura, l’arte e la musica, ha realizzato uno spazio virtuale. E’ articolato in diverse sale che riproducono spazi reali della Scala, inserendovi un allestimento architettonico virtuale progettato da Lorenzo Greppi (Studio Greppi).

LA DESCRIZIONE DELLA MOSTRA

La mostra è così articolata in diverse sale. Qui il visitatore può muoversi liberamente e, tramite l’interazione con punti sensibili, entrare nei temi e nei contenuti di ciascuna sezione. Come i video realizzati da Punto Rec, che attingono a materiali concessi da Rai Teche, o gli ascolti resi possibili dalla collaborazione con Warner Classics.

Giuseppe Di Stefano in "Manon Lescaut" di Giacomo Puccini al Teatro alla Scala
Giuseppe Di Stefano nel ruolo del Cavaliere Des Grieux nella “Manon Lescaut” di Giacomo Puccini al Teatro alla Scala di Milano nel 1957 (Foto di Erio Piccagliani ∏ Teatro alla Scala)

ENRICO CARUSO

Il percorso espositivo inizia con la figura del grande Enrico Caruso, interprete sensibile e moderno. Egli fu pioniere  delle registrazioni discografiche incidendo, nel 1902, il primo 78 giri registrato in Italia. Si avviò così a divenire la prima star discografica della musica italiana ed internazionale.

FRANCO CORELLI E GIUSEPPE DI STEFANO

La mostra prosegue con la presentazione di Franco Corelli e di Giuseppe Di Stefano che, con Maria Callas, furono i protagonisti della scena lirica degli anni Cinquanta.

Giuseppe Di Stefano con Giulietta Simionato sul palco del Teatro alla Scala nel 1955 in "Carmen di Georges Bizet
Giuseppe Di Stefano con Giulietta Simionato in “Carmen” di Georges Bizet al Teatro alla Scala di Milano nel 1955 (Foto di Erio Piccagliani ∏ Teatro alla Scala)

Con testimonianze della stampa e delle fotografie di scena, si restituisce il clima artistico degli anni della ripresa italiana tra il dopoguerra e il boom economico.

La mostra si conclude in modo spettacolare con il “concerto impossibile”. Ovvero un’esibizione virtuale dei tre artisti che interpretano la stessa aria: “Vesti la giubba”, dall’opera lirica in un atto, “Pagliacci” di Ruggero Leoncavallo.

 

Antonio Garbisa
Antonio Garbisa
Giornalista professionista, critico musicale, teatrale e cinematografico, sono nato a Venezia dove mi sono diplomato al Liceo Classico Foscarini e laureato in Lettere con 110/110 e lode all'Università Ca' Foscari. Trasferitomi a Milano, mi sono diplomato in Comunicazioni Sociali all'Università Cattolica del Sacro Cuore. Ho collaborato con diverse testate: "Anna", "Classic Voice", "Libero", "TGR Lombardia", "TGCom", "Metro"
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