E’ alla sua prima volta il violoncellista franco-tedesco Nicolas Altstaedt con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta dal ceco Tomáš Netopil. Entrambi in concerto, il 2 dicembre, alle 20.30, e il 3 dicembre, alle 20, all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino. Questi appuntamenti seguono quelli applauditissimi del 25 e 26 novembre dei concerti diretti da James Conlon con il violinista Szeps-Znaider.

La serata va in diretta il 2 dicembre, alle 20.30, su Radio3 e in live streaming sul portale di Rai Cultura.
In apertura di programma si ascolta, in prima esecuzione Rai a Torino, un brano sinfonico: l’Ouverture dal terzo atto dell’opera “Bouře (La Tempesta)”. Questa composizione è stata scritta nel 1895 dal compositore ceco Zdeněk Fibich, tratta dall’omonimo dramma di Shakespeare.
Di seguito, Altstaedt propone “”Shelomo”, rapsodia ebraica per violoncello e orchestra”, una tra le opere più conosciute di Ernest Bloch. Questo brano è stato composto in sole sei settimane a Ginevra, città natale del compositore, tra il 1915 e il 1916.

Inizialmente Bloch aveva pensato di mettere in musica alcune parti del “Libro di Qoèlet” attribuito a Re Salomone. Poi si lasciò convincere dal violoncellista Alexander Barjansky a scriverne una versione strumentale con il violoncello solista.
A chiudere la serata è invece la “Sinfonia n. 8 in sol maggiore op. 88” di Antonín Dvořák. Composta nel 1889 a Praga, questa Sinfonia à nota come “Inglese” perché pubblicata dall’editore londinese Novello.
A dispetto del titolo, è la più boema delle sinfonie di Dvořák. E’ intrisa infatti, dall’inizio alla fine di ritmi e melodie popolari.
Sul podio dell’Orchestra Rai è impegnato il ceco Tomáš Netopil, Direttore musicale generale del Teatro e della Filarmonica di Essen dal 2013 e Direttore ospite principale dell’Orchestra Filarmonica Ceca dal 2018.

Protagonista sui palcoscenici più prestigiosi sia come solista sia come direttore d’orchestra, Altstaedt è invece particolarmente apprezzato per l’ampiezza del suo repertorio. Spazia infatti dalla musica antica a quella contemporanea, alternando strumenti d’epoca e moderni.
Attivo anche come organizzatore artistico, nel 2012 ha sostituito Gidon Kremer alla direzione artistica del Festival di Lockenhaus. E nel 2018 è subentrato ad Ádám Fischer come direttore artistico della Haydn Philharmonie.