Dal cinema al teatro. Già, perché una seconda riscrittura di una storia “cinematografica”, dopo lo straordinario successo di “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, viene messa ora in scena da Alessandro Gassmann con Daniele Russo nel ruolo del protagonista e altri 11 attori straordinari che gli fanno da contorno. E’ “Fronte del porto” di Budd Schulberg, spettacolo in tour per l’Italia che ora fa tappa, fino al 21 novembre, alla Sala Shakespeare del Teatro Elfo Puccini di Milano.

Enrico Ianniello, attore, scrittore, traduttore e regista, non nuovo a esperienze di trasposizione scenica, firma la drammaturgia di questo “Fronte del porto”. La sua riscrittura parte dall’omonima opera dell’americano Budd Schulberg, a sua volta ispirato da un’inchiesta giornalistica dell’epoca, diventata la base della sceneggiatura del film di Elia Kazan con Marlon Brando che vinse otto oscar nel 1954, e dall’adattamento teatrale realizzato, in seguito, dall’inglese Steven Berkoff.
IL TRAILER DELLO SPETTACOLO
Alessandro Gassmann costruisce qui uno spettacolo della durata di 2 ore e 10 minuti, coprodotto da Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, che trascina lo spettatore nella Napoli di quasi quarant’anni fa dove una comunità di onesti lavoratori sottopagati e vessati dalla malavita organizzata trova, attraverso il coraggio di un uomo, la forza di rialzare la testa e fare un passo verso la legalità, la giustizia, la libertà.

I colori della moda sono sgargianti e la sonorità è quella dei film dell’epoca. Il cast è composto da Daniele Russo, Emanuele Maria Basso, Antimo Casertano, Antonio D’Avino, Sergio Del Prete, Francesca De Nicolais, Manuel Severino, Ernesto Lama, Daniele Marino, Biagio Musella, Pierluigi Tortora, Bruno Tràmice. In scena va una storia corale dalla forte carica emotiva e sociale, fatta di relazioni intense e rabbiose e di atmosfere cariche di suspense.
“Ho chiesto a Enrico Ianniello”, ha spiegato Alessandro Gassmann, “di spostare l’azione, originariamente ambientata negli Stati Uniti degli anni Cinquanta, in una Napoli degli anni Ottanta dove la camorra era organizzata e presente tra gli operai del porto industriale. Come già avvenuto per “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, anche in questo caso la scelta è caduta su un testo ed una tematica che mi coinvolgono profondamente e che portano verso una ricerca di libertà faticosa”.

“Abbiamo ricostruito la vita del porto”, ha sottolineato Gassmann, “le vite degli operai, i loro aguzzini, attaccandoci ai suoni, ai rumori, ai profumi ed alla lingua di questa città. Cerco sempre di ricostruire mondi credibili nei miei spettacoli, nella convinzione che, ora come non mai, il teatro debba essere arte popolare, di difficile esecuzione, ma di semplice fruizione. Continua con questo spettacolo la mia collaborazione con il Teatro Bellini e il mio lavoro di regista con Daniele Russo, nel quale ho trovato un interprete ideale e credibile per raccontare i limiti ed i difetti umani di protagonisti imperfetti, ma proprio per questo emozionanti”.
GLI APPLAUSI FINALI ALLO SPETTACOLO AL TEATRO ELFO PUCCINI DI MILANO
In contemporanea all’Elfo Puccini di Milano sono in scena anche, nelle altre due sale, due pièce originali ed inedite: fino al 28 novembre alla Sala Bausch “Cercivento” su drammaturgia di Carlo Tolazzi, regia di Massimo Somaglino e con Alessandro Maione e Filippo Quezel e fino al 21 novembre in Sala Fassbinder “Farfalle” su testo e regia di Emanuele Aldrovandi con Bruna Rossi e Giorgia Senesi.

Il primo è la storia di due giovani soldati friulani, Basilio e Angelo, passati per le armi il 1° luglio 1916 con l’accusa di “rivolta in presenza del nemico”. Sono due soldati della truppa, alpini della Grande guerra, un carnico e un veneto, rinchiusi nella sagrestia di una chiesa tristemente riconvertita in prigione, incriminati sotto la disonorevole accusa d’insubordinazione agli ordini e di sottintesa combutta con il nemico al di là della trincea, sospesi nell’attesa del proprio destino che di lì ad un’ora sarà di morte.

Il secondo, “Farfalle”, testo vincitore del Premio Hystrio scritture di scena 2015 e del Mario Fratti Award 2016, è una favola nera fra Milano, Palermo e New York. Un gioco divertente e crudele dove l’autore, Emanuele Aldrovandi, si cimenta con la scrittura di personaggi femminili complessi partendo da alcune novelle di Luigi Pirandello.
In scena sono due sorelle, ciniche e poetiche, una bionda e una mora e al centro il gioco che le ha unite fin da quando sono rimaste sole: chi ha in mano il ciondolo a forma di farfalla può obbligare l’altra a fare qualsiasi cosa, pena la fine del gioco.