Ispirata alla celebre edizione di Giorgio Strehler del 1981, Monica Guerritore mette in scena, nel duplice ruolo di regista e protagonista, dal 4 al 17 novembre 2021 al Teatro Manzoni di Milano, “L’anima buona di Sezuan” di Bertolt Brecht, nella traduzione di Roberto Menin. Un magistrale esempio di teatro civile, politico e di poesia che il drammaturgo tedesco scrisse a cavallo tra il 1938 e il 1940 e che vide la sua prima rappresentazione il 4 febbraio 1943 allo Schauspielhaus di Zurigo.

Un omaggio, nella ricorrenza dei 100 anni dalla sua nascita, a Strehler, che fu suo Maestro e pigmalione, fondatore con Paolo Grassi e Nina Vinchi del Piccolo Teatro di Milano di via Rovello ed inaugurato il 14 maggio 1947 con lo spettacolo “L’albergo dei poveri” di Maksim Gor’kij (dal 4 novembre al 31 maggio 2022 Milano celebra il grande regista con una grande mostra “Strehler e i palcoscenici milanesi” allestita negli spazi del Museo Teatrale della Scala, del Piccolo Teatro e in forma virtuale).
In questa versione ridotta del testo di Brecht, la celebre attrice, immersa in una scenografia essenziale, plasmata da luci sapienti e ritmata da un’ideale colonna sonora, ricopre il doppio ruolo, oltre che di regista, della prostituta, dall’anima buona, Shen Te e del cattivo cugino Shui-Ta vestendo così panni sia femminili sia maschili.

“Ne “L’anima buona”, ha scritto la stessa regista e attrice Monica Guerritore nelle sue note di regia, “c’è tutta la tenerezza e l’amore per gli esseri umani costretti, dalla povertà e dalla sofferenza, a divorarsi gli uni con gli altri ma sempre raccontati con lo sguardo tenero e buffo di chi comprende. In questa parabola drammatica lo sdoppiamento del buono e del cattivo ci riguarda. L’uomo è portato al bene. Il male è contro natura. E’ faticoso. Dirà la buona Shen Te dopo aver assunto le sembianze del cugino cattivo “com’è difficile essere cattivi””.

“Per sopravvivere”, ha proseguito Monica Guerritore, “è necessario zittire la bontà e indossare denti d’oro e ghigno brutale? Diventare maschere ringhianti? Si, se l’Uomo è lasciato solo a combattere contro le difficoltà. Dei non c’è ne sono più, serve uno Stato regolato da leggi giuste e se manca, la salvezza è nella vicinanza con gli Altri: la solidarietà tra esseri umani. La catena sociale”. “Al termine della rappresentazione”, ha spiegato l’attrice romana, “con noi attori stretti gli uni agli altri sul proscenio, sarà la voce di Strehler a dirci il valore dell’amore …per Brecht, per noi e il senso più intimo che può assumere, perfino se disperato nella sua purezza. E raccoglierci in un sentimento comune. Così forte, ora”.

“La scena”, ha recensito il critico Masolino D’Amico su “La Stampa“, “si rifà a quella di Damiani, le luci di Pietro Sperduti creano effetti giapponesizzanti con personaggi spesso in silouhette e fondali bianchi cangianti portando avanti nella recitazione quel processo di estraniamento teorizzato da Brecht e da Strehler: bene istruiti i giovani interpreti lo interpretano a perfezione con movimenti geometrici e dizione secca e nervosa . E sono bravissimi”. Loro sono Matteo Cirillo, Alessandro Di Somma, Enzo Gambino, Nicolò Giacalone, Francesco Godina, Diego Migeni e Lucilla Mininno.

“La regia della Guerritore”, ha commentato il critico Salvatore Cuomo su “2duerighe.com” “fa sì che gli attori ricerchino il senso dei rispettivi personaggi attraverso il linguaggio del corpo, manifestando un gioco di biomeccanica che ricorda molto da vicino la scuola russa dei grandi maestri, da Mejerchol’d a Karpov”.
LA TRAMA DE “L’ANIMA BUONA DI SEZUAN”
Nella capitale della provincia cinese del Sezuan giungono tre dèi alla ricerca di qualche anima buona e ne trovano solo una nella prostituta Shen Te, che accorda loro ricovero per la notte. Il compenso offerto per tale atto di bontà consentirà a Shen Te di vivere bene, ma il compenso è accompagnato dal comandamento di continuare a praticare la bontà. La povera prostituta apre una tabaccheria, ma si trova subito addosso uno sciame di feroci parassiti, da cui è costretta a difendersi. Per farlo, una notte, si traveste da cugino cattivo e spietato, ma interviene l’amore a complicare la situazione…
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