A seguito di un caso sospetto di positività al Coronavirus 19 di un componente della Staatskapelle Berlin emerso nella giornata di oggi, la Direzione del Teatro alla Scala e quella della Staatsoper Unter den Linden / Staatskapelle Berlin hanno di comune accordo deciso di rimandare a data da definirsi i due concerti previsti per il 3 novembre e il 4 novembre 2021, per effettuare le necessarie verifiche e per garantire la massima sicurezza di tutti; orchestra, maestranze scaligere e pubblico.
Il Maestro Barenboim, che avrebbe dovuto dirigere la sua Orchestra nei due concerti programmati alla Scala, si è reso disponibile a esibirsi in un recital al pianoforte il 4 novembre, alle ore 20, eseguendo le tre ultime Sonate di Beethoven.
Fa parte delle ospitalità delle orchestre internazionali le due date del 3 e 4 novembre, entrambe alle ore 20 e con differenti programmi musicali, riservate alla Staatskapelle Berlin che inaugura così il ciclo di “Orchestre Ospiti” al Teatro alla Scala di Milano che comprenderà in tutto sette concerti.

Queste due prime serate vedono il ritorno, in grande stile, di Daniel Barenboim, il “Maestro scaligero” che ha retto la vita musicale del Piermarini dal 2005 al 2014 ed è alla guida della Staatsoper Unter den Linden di Berlino dal 1992. Pianista, direttore, autore di saggi, fondatore con Edward Said della West-Easten Divan Orchestra nel 1999, Barenboim è artista che ha fatto la storia dell’interpretazione degli ultimi decenni.
Il 3 e 4 novembre Barenboim presenta l’integrale delle “Sinfonie” di Johannes Brahms: la n. 1 in do min. op. 68 e la n. 2 in re magg. op. 73, in programma il 3 novembre, e la n. 3 in fa magg. op. 90 e la n. 4 in mi min. op. 98 in esecuzione il 4 novembre. Al suo fianco la Staatskapelle Berlin, la compagine berlinese fondata da Joachim II di Brandeburgo, menzionata per la prima volta in un documento del 1570 e diretta nell’Ottocento da Spontini, Mendelssohn, Meyerbeer e Richard Strauss.
Barenboim è oggi uno dei più autorevoli interpreti di Brahms che ha affrontato sia come pianista sia come direttore. La sua prima incisione delle quattro sinfonie risale al 1993 con la Chicago Symphony Orchestra, di cui era Direttore Musicale da due anni, mentre la seconda, molto più recente, è stata realizzata nel 2018 proprio con la Staatskapelle nella nuova Pierre Boulez – Saal progettata a Berlino da Frank Gehry.

Il Maestro argentino, classe 1942, torna ora alla Scala con tre concerti nel ciclo delle “Orchestre Ospiti” internazionali (oltre agli appuntamenti brahmsiani del 3 e 4 novembre, anche “Má Vlast” di Bedřich Smetana, il 6 maggio 2022 con la West-Eastern Divan Orchestra) e uno nel ciclo “Grandi Pianisti alla Scala” (l’8 febbraio 2022 con le ultime tre “Sonate op. 109, 110, 111” di Ludwig van Beethoven), mentre il 12 febbraio 2022 eseguirà il “Concerto per pianoforte e orchestra n° 3” di Beethoven diretto dall’amico di una vita, il Maestro Zubin Mehta, nella stagione del quarantennale della Filarmonica della Scala.