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Il regista Geppy Gleijeses omaggia Mario Monicelli in “Arsenico e vecchi merletti” di Joseph Kesselring

Definita dal “New York Times” una commedia “così divertente che nessuno lo dimenticherà mai”, “Arsenico e vecchi merletti” del drammaturgo americano Joseph Kesselring torna in tournée sui palcoscenici italiani prodotto da Gitiesse Artisti Riuniti.

A portarla è la messinscena firmata dal regista Geppy Gleijeses e con la traduzione di Masolino D’Amico. Tra le varie tappe del tour si segnalano: dal 2 al 7 novembre, al Teatro Carignano di Torino per la stagione 2021/2022 del Teatro Stabile di Torino e, dal 14 al 23 dicembre, al Teatro Grassi di Milano per la stagione 2021/2022 del Piccolo Teatro di Milano.

Geppy Gleijeses riporta in scena da regista “Arsenico e vecchi merletti” di Kesselring con Anna Maria Guarnieri e Rosalina Neri
Anna Maria Guarnieri, primadonna prediletta da Ronconi, Missiroli e Zeffirelli, è Marta Brewster in “Arsenico e vecchi merletti” di Joseph Kesselring in tour per l’Italia con la regia di Geppy Gleijeses

Questo autentico capolavoro della commedia brillante a stelle e strisce, in equilibrio tra farsa e noir, viene interpretato nei ruoli principali delle due sorelle Marta e Abby Brewster da due attrici di rango che rispondono al nome di Anna Maria Guarnieri, primadonna prediletta da Ronconi, Missiroli e Zeffirelli, e Rosalina Neri, quest’ultima impegnata a sostituire Giulia Lazzarini, impossibilitata a recitare per un problema di salute.

Rosalina Neri è storica interprete strehleriana de “La grande magia” di Eduardo De Filippo e “Il campiello” di Carlo Goldoni. Al loro fianco Maria Alberta Navello, Leandro Amato, Totò Onnis, Luigi Tabita, Tarcisio Branca, Bruno Crucitti, Francesco Guzzo, Daniele Biagini e Lorenzo Venturini

Geppy Gleijeses riporta in scena da regista “Arsenico e vecchi merletti” di Kesselring con Anna Maria Guarnieri e Rosalina Neri
Rosalina Neri, storica interprete strehleriana ne “La grande magia” di Eduardo De Filippo e “Il campiello” di Carlo Goldoni, è Abby Brewster in “Arsenico e vecchi merletti” di Joseph Kesselring con la regia di Geppy Gleijeses

Liberamente ispirato alla prima regia teatrale di Mario Monicelli, indimenticato maestro del cinema che lo portò in scena alla Versiliana nel 1992, lo spettacolo mantiene inalterata la carica sovversiva della fortunata pièce di Kesselring, resa celebre dal film cult diretto da Frank Capra nel 1944.

Arsenico e vecchi merletti” di Kesselring con Anna Maria Guarnieri e Rosalina Neri
Un’immagine tratta dal film “Arsenico e vecchi merletti” del 1944 diretto da Frank Capra e basato sull’omonima commedia di Joseph Kesselring. Il copione è stato adattato per il cinema da Julius J. Epstein e Philip G. Epstein. Nel cast Cary Grant (Mortimer Brewster), Josephine Hull (Abby Brewster), Jean Adair (Martha Brewster) e Priscilla Lane (Elaine Harper)

 

 

Gleijeses, poliedrico regista e primo attore partenopeo, che all’allestimento di Monicelli prese parte nei panni di Mortimer Brewster, ne raccoglie il testimone riproponendo dopo quasi trent’anni questa celebre black comedy con le scene di Franco Velchi, attualizzate da Michele Gigi, i costumi di Chiara Donato e le musiche di Matteo d’Amico. Artigiano della luce è Luigi Ascione.

La vicenda, concepita come un congegno ad orologeria dai tempi comici serrati, ruota attorno alla grottesca normalità con cui le sorelle Abby e Marta, amabili zitelle di Brooklyn, avvelenano i propri malcapitati pensionanti per pura pietà filantropica con vino di sambuco all’arsenico. Ad aiutarle un fratello convinto di essere Theodore Roosevelt, che seppellisce i cadaveri in cantina. Deciso a porre fine al folle disegno criminale, il nipote Mortimer, celebre critico teatrale fresco di nozze, riuscirà solo dopo una serie di equivoci e colpi di scena a farle internare in manicomio.

Geppy Gleijeses riporta in scena da regista “Arsenico e vecchi merletti” di Kesselring con Anna Maria Guarnieri e Rosalina Neri
Un fotogramma tratto dal film “Arsenico e vecchi merletti” uscito nel 1944 con Cary Grant tra i protagonisti

Dal suo debutto a Broadway nel 1941, in pieno conflitto mondiale, “Arsenico e vecchi merletti” non ha mai smesso di intrattenere il grande pubblico grazie al suo insuperabile dinamismo e a una tessitura di gag irresistibili.

La trasposizione cinematografica di Frank Capra, girata nel 1942 con Cary Grant, arrivò solo nel 1944, alla fine di una fortunata tournée teatrale. Portata in Italia dalla compagnia Morelli-Stoppa al Teatro Quirino di Roma nell’immediato dopoguerra, resta ancora oggi un gioiello inarrivabile di humour nero.

 Geppy Gleijeses riporta in scena da regista “Arsenico e vecchi merletti” di Kesselring con Anna Maria Guarnieri e Rosalina Neri
Geppy Gleijeses regista di “Arsenico e vecchi merletti” di Joseph Kesselring, spettacolo al Teatro Carignano di Torino, dal 2 al 7 novembre, e al Teatro Grassi di Milano, dal 14 al 23 dicembre

“È difficile catalogare, inserire in un genere “Arsenico e vecchi merletti””, ha spiegato il regista Geppy Gleijeses, “non è una farsa macabra, né una satira del giallo. Appartiene certamente a una tipologia di commedia da noi poco praticata e di cui non abbiamo riscontri autorali: “il Brillante”… Tecnica pura, slapstick (in certi casi), divertimento assoluto… Un congegno di alta precisione, una meccanicità che si sublima nella genialità, nell’ebrezza di un gioco tenuto costantemente sul limite del funambolismo. Poi potremmo fare discorsi molto più alti sul concetto qui esasperato di eutanasia (le ziette scelgono le loro vittime tra gli anziani abbandonati) e sarebbe del tutto lecito. Ma noi vogliamo pensare all’”Arsenico” che da Cary Grant in poi abbiamo conosciuto, a quella commedia che le truppe americane adottarono come antidoto alla paura della morte nella Seconda guerra mondiale. Nel 1992, ebbi la sfacciataggine di telefonare a Mario Monicelli per proporgli la regia di Arsenico e vecchi merletti. Era la sua prima vera regia teatrale e fu l’inizio di un grande sodalizio. Lo spettacolo fu uno straordinario successo. E a Mario voglio dedicare questa nostra impresa”.

 

 

Antonio Garbisa
Antonio Garbisa
Giornalista professionista, critico musicale, teatrale e cinematografico, sono nato a Venezia dove mi sono diplomato al Liceo Classico Foscarini e laureato in Lettere con 110/110 e lode all'Università Ca' Foscari. Trasferitomi a Milano, mi sono diplomato in Comunicazioni Sociali all'Università Cattolica del Sacro Cuore. Ho collaborato con diverse testate: "Anna", "Classic Voice", "Libero", "TGR Lombardia", "TGCom", "Metro"
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