Il grande balletto classico sbarca, dal 29 al 31 ottobre 2021, al TAM Teatro Arcimboldi di Milano con protagonista il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, diretto da Manuel Legris, e i suoi splendidi solisti. Il titolo scelto per questo che rappresenta solo uno degli appuntamenti di danza di questa stagione in collaborazione con la Scala agli Arcimboldi è “Don Chisciotte” nella stupenda versione coreografata da Rudolf Nureyev.
A parteciparvi sono l’Orchestra del Teatro alla Scala diretta, per l’occasione, da Valery Ovsyanikov, e gli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia del Teatro alla Scala, oltre alle stelle di solisti scaligere.

Questo “Don Chisciotte” è un evento d’eccezione, che rappresenta il rinnovato incontro fra due importanti istituzioni culturali della nostra città: TAM Teatro Arcimboldi Milano, il più grande teatro d’Italia e la Fondazione Teatro alla Scala, ente fondatore del sistema culturale italiano e internazionale. Nato nel 2002, proprio per accogliere le stagioni del Teatro alla Scala durante la sua ristrutturazione, l’Arcimboldi avrà l’onore di ospitare nuovamente una straordinaria produzione scaligera.
Realizzato per la prima volta in questa versione al Teatro dell’Opera di Vienna nel 1996, lo spettacolo è una produzione dedicata a tutti, anche ai più piccoli. Con la sua frizzante energia, con i caldi colori dell’allestimento di Raffaele Del Savio per le scene e di Anna Anni per i costumi, “Don Chisciotte” di Rudolf Nureyev è in grado di trasportare il pubblico con freschezza, allegria, virtuosismi e ricchezza coreografica in una Spagna affascinante tra danze di gitani, fandango, matadores, mulini a vento e il candore sospeso del giardino delle Driadi.

Sulla musica immediata e ritmatissima di Ludwig Minkus le avventure di Don Chisciotte e del suo fido scudiero Sancho Panza si incrociano, o meglio fanno da pretesto per una storia d’amore e per una serata di grande danza, scintillante e piena di temperamento, con divertenti ruoli comprimari e virtuosistici ruoli principali. Fra fughe, inganni e travestimenti, Don Chisciotte danzerà con la sua Dulcinea, la giovane Kitri e il barbiere Basilio coroneranno il loro sogno. “Don Chisciotte” richiede a tutti una superba tecnica nelle variazioni e soprattutto nel grand pas de deux finale che celebra il trionfo dell’amore: una vera prova di bravura per ogni artista.
Per queste recite il Direttore del Ballo Manuel Legris, profondo conoscitore e grande interprete delle coreografie di Nureyev, ha preparato personalmente quattro coppie di protagonisti.

Aprono le recite Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, coppia di stelle che ha trionfato in questo balletto alla Scala e nel mondo; cosi come Virna Toppi con Claudio Coviello e Martina Arduino, che danzerà al fianco del neo primo ballerino Nicola Del Freo: per lui grande debutto nel ruolo di Basilio. Debutto anche per Mattia Semperboni, neo solista della Compagnia che nel corso delle recite de “La Scala in città” ha entusiasmato nell’estratto dal terzo atto e che ora per la prima volta interpreterà il balletto nella sua interezza. Accanto a lui, appena entrata in Compagnia, già una grandissima prova per la nuova solista Alice Mariani, diplomata all’Accademia Teatro alla Scala e con una lunga esperienza al Semperoper Ballet di Dresda.

“Don Chisciotte” di Rudolf Nureyev, in repertorio alla Scala dal 1980, con lo stesso Nureyev protagonista accanto a Carla Fracci, è uno dei veri cavalli di battaglia della Compagnia applaudito anche nel 2016, anno che coincideva con il 400° anniversario della morte di Miguel de Cervantes, alla Scala e a Tokyo e nel 2018, in stagione, in tour in Cina e nella prima trasferta della Scala in Australia, in occasione dell’ottantesimo anniversario della nascita di Nureyev e il venticinquesimo della sua scomparsa.
“Riportare in scena “Don Chisciotte”, ha detto Manuel Legris, Direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, “è per me una splendida occasione, ancor di più sul palcoscenico degli Arcimboldi, ideale per il balletto e che mi auguro possa accogliere tanti appassionati e anche aprire alla danza un pubblico nuovo. Per me è l’occasione di presentare il nuovo assetto della Compagnia e di celebrare il nome di Nureyev, cosi legato alla Scala e alla mia personale crescita artistica, fin da quando mi ha nominato étoile dell’Opéra di Parigi. Una celebrazione che proseguirà in apertura della nuova stagione di Balletto alla Scala, quando per la prima volta metteremo in scena la sua Bayadère, ultima delle sue produzioni dei grandi classici, mai rappresentata da altre compagnie al di fuori del Balletto dell’Opéra di Parigi”.
Per questo spettacolo i biglietti disponibili sono in vendita in un numero ridotto, rispetto alla capienza totale del teatro, in ottemperanza alle norme di sicurezza anti-covid. Verrà garantita per ogni spettatore in sala la distanza di sicurezza prevista dalle normative.