Su proposta del Presidente dell’Accademia Filarmonica Romana Paolo Baratta, il Consiglio Direttivo della Filarmonica ha votato all’unanimità la nomina di Enrico Dindo a nuovo Direttore Artistico dell’Istituzione dal 1° gennaio 2022.

Dindo succede così ad Andrea Lucchesini che, come da statuto, conclude il suo mandato triennale in quella data. Il Maestro Lucchesini sarà ancora in carica, pertanto, quando la Filarmonica celebrerà con un concerto straordinario il duecentesimo anniversario dalla sua fondazione, il 4 dicembre prossimo. In attesa di quella data il Consiglio ha voluto comunque già esprimere a Lucchesini tutta la gratitudine per la grande qualità dell’impegno profuso in questi anni, in tutte le componenti del programma dell’Accademia.
Fanno parte del consiglio direttivo Lucia Bocca Montefoschi, Sandro Cappelletto, Marco Chiarion Casoni, Michele dall’Ongaro, Giampietro Nattino, Andrea Posi, Andrea Pugliese, Mauro Tosti Croce, e i vicepresidenti Matteo D’Amico e Marcello Panni.

La nomina di Enrico Dindo è stata salutata da Paolo Baratta con queste parole: “Un altro grande solista! Un musicista stimato e apprezzato in Italia e nel mondo, già impegnato anche nell’insegnamento con generosa dedizione verso le nuove generazioni, che lo rende ancor più affine agli indirizzi e allo spirito che anima l’Accademia Filarmonica”.
Il violoncellista Enrico Dindo nasce a Torino da una famiglia di musicisti. Nel 1997 conquista il Primo Premio al Concorso “Rostropovich” di Parigi, da quel momento inizia un’attività da solista che lo porta ad esibirsi in moltissimi paesi, con orchestre prestigiose, al fianco di importanti direttori tra i quali Riccardo Chailly, Gianandrea Noseda, Myung-Whun Chung, Paavo Järvj, Valerij Gergiev, Riccardo Muti e lo stesso Mstislav Rostropovich. Suona un violoncello Pietro Giacomo Rogeri (ex Piatti) del 1717 affidatogli dalla Fondazione Pro Canale.
È ospite in numerosi festival prestigiosi e sale da concerto di tutto il mondo; ha partecipato allo Spring Festival di Budapest, alle Settimane Musicali di Stresa, al Festival delle Notti Bianche di San Pietroburgo.

Ospite regolare dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, nel 2010 e nel 2013 è stato in tournée con la Leipziger Gewandhaus Orchester, diretta da Riccardo Chailly con concerti a Lipsia, Parigi, Londra e Vienna, ottenendo un notevole successo personale.
Tra gli autori che hanno creato musiche a lui dedicate, troviamo Giulio Castagnoli, Carlo Boccadoro, Carlo Galante, Roberto Molinelli, Jorge Bosso e Fabio Vacchi.
Con la fondazione dell’ensemble I Solisti di Pavia, nel 2001, Enrico Dindo inizia un percorso di avvicinamento alla direzione d’orchestra che lo ha portato a collaborare con l’Orchestra Giovanile Italiana, l’Orchestra della Svizzera Italiana, con la Filarmonica della Scala e con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI. Dal 2015 al 2021 è stato Direttore musicale e principale dell’Orchestra Sinfonica della Radio di Zagabria.
Insegna presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano, presso la Pavia Cello Academy e al Garda Lake Music Master. Nel 2012 è stato nominato Accademico di Santa Cecilia. E sempre nel 2012 la Chandos ha pubblicato i concerti di Shostakovich, incisi con la Danish National Orchestra, diretta da Gianandrea Noseda, riscuotendo un immediato consenso della critica internazionale.
Enrico Dindo suona un violoncello Pietro Giacomo Rogeri (ex Piatti) del 1717 affidatogli dalla Fondazione Pro Canale.