Sul palco del Cortile di Palazzo Arsenale si alza il sipario su “Pagliacci” il capolavoro di Ruggero Leoncavallo, opera manifesto del Verismo italiano. Accade sabato 7, martedì 10 e giovedì 12 agosto 2021, alle ore 21, per il “Regio Opera Festival. A Difesa della Cultura“.

E l’incasso della prova generale di venerdì 6 agosto, alle ore 21, è destinato alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus di Candiolo, in particolare per l’acquisto di una nuova apparecchiatura per la Tomotherapy, per i trattamenti radioterapici ai pazienti oncologici. Per sostenere questo progetto è possibile acquistare il biglietto richiedendo il codice necessario a: fprc@fprconlus.it – tel. 011 9933980; informazioni: progetto.
La messinscena di quest’opera in un atto è di Anna Maria Bruzzese che riprende la bellissima regia di Gabriele Lavia vista al Regio nella Stagione 2016-17, mentre il Maestro Stefano Montanari torna finalmente dal vivo sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro, dopo la brillante conduzione de “L’elisir d’amore” di Gaetano Donizetti in streaming dello scorso maggio.

I protagonisti di questi “Pagliacci” open air sono Valeria Sepe nel ruolo di Nedda, Johathan Tetelman in quello di Canio e Misha Kiria come Tonio. Qui l’ambientazione è quella di una periferia italiana del secondo dopoguerra, con forti richiami estetici al Neorealismo cinematografico.
Nel Prologo i temi folgoranti dell’opera sono espressi già in maniera molto chiara dal primo personaggio che entra in scena, Tonio, che discretamente entra chiedendo permesso, e timidamente dice due volte: “Si può?”. Non entra prepotentemente a dire: “eccomi qua!”.
Il compositore ci mette sull’avviso che sta per iniziare qualcosa che trascende il mero fatto di cronaca, alla base della vicenda.

Che cosa c’è di più drammatico di una commedia che finisce in tragedia? Una torbida vicenda, tratta da una storia vera, fatta di tradimento, gelosia e passione che si consuma tra le quinte dello spettacolo. Quanto di più verista si possa vedere ed emozionarsi su un palco d’opera lirica.